La nullità del testamento che trasferisce l’azienda ad un solo figlio
- Avv Aldo Lucarelli
- 9 lug
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 1 giorno fa
L’Impugnazione del Testamento Olografo per Trasferimento dell'Azienda a un Solo Erede
L'impugnazione di un testamento olografo che attribuisce l'azienda a uno solo dei tre figli è una situazione che può generare diverse questioni legali, specialmente in relazione ai diritti degli eredi legittimari in caso di lesione di legittima.
Nel presente post analizziamo i principali motivi e le procedure per contestare un testamento olografo ed motivi di Impugnazione.
L'impugnazione di un testamento può avvenire per diverse ragioni, che si possono raggruppare in due categorie principali:
Vizi di Forma: Il testamento olografo deve rispettare requisiti formali essenziali per essere valido, quindi
Autografia: Deve essere scritto interamente di pugno dal testatore. Se anche una sola parte è scritta da altri (o con mezzi meccanici), il testamento è nullo. É il caso maggiormente frequente in cui si assiste ad un testamento completo ma spesso solo “firmato” dal testatore.
Data: Deve contenere la data (giorno, mese, anno) in cui è stato redatto. La mancanza o l'incompletezza della data può renderlo annullabile se non è possibile determinare la capacità del testatore al momento della redazione o la priorità rispetto ad altri testamenti.
Sottoscrizione: Deve essere firmato dal testatore alla fine delle disposizioni. La firma deve essere leggibile e idonea a identificare il testatore.
Sussistono casi di annullabilità e casi di vera e propria nullità del testamento.
La nullità (ad esempio per mancanza di autografia) rende il testamento improduttivo di effetti fin dall'inizio e può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse.
L'annullabilità (ad esempio per vizi della data) é meno grave e deve essere fatta valere entro un termine di prescrizione e solo da chi è legittimato, nel nostro caso gli altri figli.
Sussistono quindi ipotesi di vizi di sostanza o contenuto del testamento: Questi vizi riguardano la volontà del testatore o la lesione dei diritti degli eredi e riguardano:
-l’Incapacità di intendere e di volere: Se al momento della redazione del testamento il testatore non era capace di intendere e di volere (per malattia, infermità mentale, età avanzata, farmaci invalidanti ecc.), il testamento è annullabile. Sarà però necessario dimostrare questa incapacità al momento della redazione dell'atto.
Violenza: Se il testatore è stato costretto a redigere il testamento sotto minaccia.
Dolo (inganno): Se il testatore è stato ingannato e indotto a disporre in un certo modo che non avrebbe voluto.
Errore: Se il testatore ha commesso un errore nella disposizione che è stato determinante per la sua volontà.
Lesione della quota di legittima: la legge tutela alcuni eredi (coniuge, figli, ascendenti in assenza di figli) riservando loro una quota del patrimonio del defunto, la cosiddetta quota di legittima o quota di riserva.
Se il testamento olografo attribuisce l'intera azienda a uno solo dei tre figli, in assenza di meccanismi compensativi molto probabile che i diritti degli altri due figli (legittimari) siano stati lesi. In questo caso, i figli pretermessi o lesi nella loro quota possono esercitare l'azione di riduzione. Questa azione giudiziaria mira a rendere inefficaci le disposizioni testamentarie (o le donazioni fatte in vita dal defunto) nella misura necessaria a reintegrare la quota di legittima lesa.
L'impugnazione di un testamento deve essere promossa attraverso un'azione legale davanti al Tribunale civile da parte di coloro che avrebbero un interesse giuridico a farne dichiarare la nullità o l'annullamento, o a veder reintegrata la propria quota di legittima. Tipicamente, saranno gli altri figli o il coniuge del defunto.
É importante tener presente e che le azioni di nullità (per vizi di forma più gravi) sono imprescrittibili mentre le azioni di annullabilità (per vizi della volontà o vizi di forma meno gravi) si prescrivono in cinque anni dal giorno in cui si è data esecuzione alle disposizioni testamentarie (o dalla scoperta del dolo, violenza, errore).

L'azione di riduzione per lesione della legittima si prescrive in dieci anni dall'apertura della successione (cioè dalla data del decesso).
Nel caso in cui l'azienda venga trasferita a uno solo dei tre figli tramite testamento olografo, gli altri due figli avranno forti motivazioni per impugnarlo, soprattutto se la loro quota di legittima è stata lesa tramite una azione di Riduzione.
L'azione di riduzione può portare alla riduzione della disposizione testamentaria relativa all'azienda, in modo che gli altri figli ricevano quanto spetta loro per legge il tutto dopo aver proceduto ad una valutazione dell'Azienda.
Per esercitare l'azione di riduzione, sarà fondamentale una perizia di stima dell'azienda per calcolare il valore del patrimonio ereditario e, di conseguenza, la quota di legittima spettante a ciascun erede.
Si procederà quindi alla composizione delle Quote: Non è sempre necessario che l'azienda venga divisa. Il giudice, o le parti con un accordo, potrebbero prevedere il versamento di un conguaglio in denaro dal figlio che ha ricevuto l'azienda agli altri, o l'attribuzione di altri beni del patrimonio ereditario per compensare la lesione il tutto per salvaguardare la produttività di impresa.
L’assistenza legale é quindi necessaria e focalizzata ad
Esaminare attentamente il testamento olografo per individuare eventuali vizi formali.
Valutare la sussistenza di vizi della volontà del testatore.
Calcolare la quota di legittima spettante a ciascun erede e verificare l'effettiva lesione.
Assisterti nell'instaurare l'azione legale più appropriata e nel difendere i diritti.
Diritto delle successioni ed assistenza per testamenti
Studio Legale Angelini Lucarelli
Avv Aldo Lucarelli
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