analizziamo senza presunzione né di completezza né di opinabilità i principali quesiti che ci vengono rivolti piu' spesso.
Quando usce il prossimo concorso farmacie?
Il prossimo concorso farmacie uscirà scaglionato per regioni. Molte regioni sono alle prese con l'organizzazione del nuovo concorso farmacie, la prima di queste é stata l’Emilia Romagna ove è in corso, poi toccherà alle Regioni che per prime hanno ultimato gli interpelli del concorso straordinario della durata di 6 anni dalla prima edizione.
Quali sedi andranno a concorso nei prossimi concorsi farmacie?
Andranno a concorso le sedi dichiarate decadute, quelle non assegnate, le sedi di farmacie vacanti in gestione provvisoria e quelle di nuova istituzione che i Comuni abbiano confermato nella propria pianta organica e che non sono state optate oppure aperte nei termini (6 mesi) dalla assegnazione del presente concorso straordinario farmacie.
ho perso l’assegnazione di una sede nel concorso straordinario posso partecipare al prossimo concorso farmacie?
Sì la partecipazione al concorso ordinario per quanto oggi conosciuto non é preclusa ai candidati non vincitori del precedente concorso farmacie.
Vendita della quota di farmacia e concorso farmacie,
ho venduto la precedente farmacia, posso partecipare al concorso farmacie?
La cessione infradecennale della propria farmacia impedisce la possibilità di partecipare al concorso farmacie per il divieto del doppio vantaggio ovvero la monetizzazione della precedente sede e la partecipazione ad un nuovo concorso. Lo prevedono i bandi di concorso delle singole regioni e l'art. 12 della legge 475 del 1968. Oggi tuttavia vi sono delle specificazioni operate dal Consiglio di Stato con la sentenza 6016 del 2023 ed a seguito delle precisazioni operate dalla Regione Emilia Romagna con la nota del 8 Luglio 2024, Leggi qui
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Cosa accade se mi ritiro dal concorso ordinario farmacie?
Il candidato al concorso ha la possibilità di ritirarsi dal concorso ordinario farmacie, così come in ogni altro concorso pubblico.
Va tuttavia differenziato il concorso ordinario a prove dal concorso straordinario, che probabilmente rimarrà una esperienza unica nel tempo.
Il primo infatti consiste in vere e proprie prove da superare il ché implica la possibilità di ritirarsi nel corso delle prove stesse, il secondo invece essendo un concorso per titoli conferisce la possibilità di non accettare una volta che si è in posizione utile in graduatoria. Cosa diversa accade invece nel caso di concorso straordinario farmacie da parte di farmacisti associati, in tal caso infatti sarà necessario avere il via libera da parte degli altri associati per non incorrere in potenziali responsabilità.
Cosa accade se mi ritiro dall'associazione del concorso farmacie?
Non esistono vincoli indissolubili tuttavia è necessario distinguere i propri diritti dalle conseguenze che creano nel caso siano coinvolte altre persone.
Ed infatti la fase del ritiro è fondamentale per valutare le possibili conseguenze.
Ogni fase ha le sue caratteristiche, il ritiro fino al momento della assegnazione costituisce un comportamento solo potenzialmente dannoso per gli altri in quanto non si è ancora concretizzata una sede da aprire sebbene vi sia una aspettativa che puo' ritenersi lesa, mentre un ritiro dopo l'accettazione dalla sede puo' costituire fonte di responsabilità in quanto il bene giuridico, ovvero la farmacia da aprire, è stato individuato e concretizzato, il terzo caso, ovvero il ritiro pre apertura post autorizzazione costituisce, in mancanza di valide giustificazioni, un caso tipico di responsabilità. Va tuttavia ricordato che il vincolo tra associati sorge al momento della presentazione della domanda di concorso e non al momento di assegnazione della sede.
Posso vendere la mia farmacia prima dei tre anni di gestione?
La vendita della farmacia così come della quota della farmacia è libera a meno che la stessa non sia stata conseguita nel concorso straordinario farmacie secondo il quale vige il principio della gestione paritetica per tre anni dall'apertura.
Quanto vale una farmacia?
Il valore della farmacia è dato dal suo fatturato, dall'avviamento sulla zona di competenza dagli utili conseguiti, dall'indebitamento e dall'attivo circolante. Il solo fatturato senza la valutazione dei costi sostenuti e degli altri parametri indicati (solo a titolo esemplificativo) e privi della valutazione dell'indebitamento tuttavia non è sufficiente a dare un valore alla farmacia, è quindi necessaria una valutazione almeno degli ultimi 3 anni.
Particolare attenzione va posta poi all'indebitamento verso il fisco, i dipendenti ed i fornitori, oltre che agli accantonamenti del TfR dei propri dipendenti, un consulente fiscale sarà utile nella valutazione di tali cespiti.
Quali sono le incompatibilità dei farmacisti
Esistono numerose norme che dettano le incompatibilità dei farmacisti in relazione al lavoro ed in relazione alle proprietà. La principale fonte è dettata dagli articoli 7 ed 8 della legge 362 del 1991 oltre che dai bandi di concorso per l'assunzione nelle ASL e nei bandi di concorso per la gestione delle farmacie comunali o per l'apertura di nuove sedi.
Esistono poi divieti che spesso vengono confusi con le prescrizioni di incompatibilità come il divieto di partecipazione ad un concorso una volta ceduta la precedente sede nel decennio precedente. L'individuazione corretta della propria posizione e della propria potenziale incompatibilità è determinante per potersi orientare correttamente.
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diritto farmaceutico
Avv. Aldo Lucarelli
Articolo di carattere informativo non costituisce consulenza, opinioni del proprio autore.
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