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Studio Legale Angelini Lucarelli
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Quali patti parasociali per la tutela della minoranza in una Srl

Come si tutela il socio di minoranza in una Srl in caso di acquisto da un terzo della quota di maggioranza?

Quali sono le funzioni dei patti parasociali?

Quale é la differenza tra un patto parasociali ed una clausola della statuto?

Patto parasociale e contratto preliminare di vendita delle quote

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza tra i quesiti che ci sono stati posti con attenzione particolare ai rimedi per la tutela del socio di minoranza.

È possibile tutelare il socio di minoranza in una S.r.l. in caso di acquisizione della società da parte di terzi, soprattutto se l'acquisizione comporta un cambio di controllo, attraverso l'inserimento di specifiche clausole nei patti parasociali.



Patti Parasociali Vs Clausole dello Statuto


I patti parasociali sono accordi contrattuali stipulati tra i soci (o alcuni di essi) a latere del contratto di società, che vincolano i firmatari ad adottare un determinato comportamento, ma che non hanno efficacia esterna e non vincolano la società (a differenza dello statuto).



Di seguito sono elencate le clausole più comuni utilizzate per la tutela del socio di minoranza in un contesto di acquisizione:


1. Clausole di Co-Vendita

Questa è la clausola più importante per la tutela del socio di minoranza in caso di cessione di controllo:


Diritto di Accodamento

Se il socio di maggioranza (o un gruppo di soci che detiene il controllo) riceve un'offerta vincolante da un terzo per l'acquisto della propria partecipazione, il socio di minoranza ha il diritto di vendere anche la propria quota allo stesso terzo acquirente e alle medesime condizioni economiche (stesso prezzo e termini).


Questo tipo di clausola garantisce al socio di minoranza una "via d'uscita" in caso di cambiamento della compagine sociale e gli permette di beneficiare del "premio di maggioranza" spesso incluso nel prezzo pagato per il pacchetto di controllo.


2. Clausole di Trascinamento con Bilanciamento


Questa clausola è spesso richiesta dal socio di maggioranza o dal potenziale acquirente per garantire l'acquisto dell'intera società, ma deve essere bilanciata per la minoranza:


Diritto di Trascinamento (Drag-Along): Obbliga il socio di minoranza a vendere la propria partecipazione insieme alla maggioranza, qualora quest'ultima riceva un'offerta per l'acquisto del 100% delle quote.

Tutela per la Minoranza: Per bilanciare questo obbligo, la clausola deve prevedere che la vendita avvenga alle medesime condizioni economiche della maggioranza e, soprattutto, che l'offerta sia soggetta a un prezzo minimo o a una valutazione oggettiva della società, in modo da evitare che la minoranza sia costretta a vendere a un prezzo non equo.


3. Clausole di Blocco e Prelazione

Queste clausole mirano a stabilizzare l'assetto proprietario e a impedire l'ingresso di soci non graditi:


Patto di Prelazione

Se un socio intende vendere le proprie quote a un terzo, è obbligato a offrirle prima agli altri soci (inclusa la minoranza) alle stesse condizioni pattuite con il terzo.


Consente alla minoranza di evitare l'ingresso di un terzo "sgradito" acquistando essa stessa la partecipazione in vendita.


Patto di Blocco (o non alienazione): 

Un accordo che vincola i soci a non cedere le proprie partecipazioni per un periodo di tempo determinato.


4. Clausole di Exit (Uscita)

Offrono al socio di minoranza la possibilità di uscire dalla società in determinate circostanze:

Opzione di Vendita (Put Option): Attribuisce al socio di minoranza il diritto di vendere la propria partecipazione al socio di maggioranza (o agli altri soci) a un prezzo predeterminato o determinabile, al verificarsi di determinate condizioni (es. cambio di controllo, mancato raggiungimento di specifici risultati, o violazione dei patti parasociali).


5. Tutela nella Governance e Amministrazione

Sebbene non direttamente legate all'acquisizione, queste clausole sono essenziali per tutelare la minoranza in generale, anche dopo un cambio di controllo:

Diritto di Veto o Quorum Rafforzati: Previsione di quorum deliberativi più elevati (nello statuto o nei patti) per delibere relative a materie di particolare importanza (es. operazioni straordinarie, aumenti di capitale, modifica dell'oggetto sociale, nomina e revoca degli amministratori).

Tale tipo di clausola conferisce al socio di minoranza un potere di blocco (veto power) su decisioni strategiche che potrebbero danneggiare i suoi interessi.



Nomina di un Amministratore (o di un Sindaco) di Minoranza: Attribuzione alla minoranza del diritto di nominare uno o più membri dell'organo amministrativo o di controllo.


Garantisce accesso alle informazioni e la possibilità di sorvegliare la gestione.


Quali patti parasociali per la tutela della minoranza in una Srl
Quali patti parasociali per la tutela della minoranza in una Srl

Quali patti parasociali per la tutela della minoranza in una Srl


Attenzione, I patti parasociali hanno efficacia solo tra le parti firmatarie (i soci che li sottoscrivono). In caso di violazione, la sanzione tipica è il risarcimento del danno, a meno che non siano previsti meccanismi diversi (come penali).


Patto para sociale e preliminare di vendica di quote


Altre tipologie di patti sono riferibili a prezzi di vendita quote ad una certa data o ad accordi preliminari di vendita da prevedere nel patto ma da collegare ad un contratto preliminare vero e proprio a cui il patto stesso rimanda. É il caso della vendita di quote con effetti successivi al patto e previsti in un apposito contratto preliminare di cessione quote.



In questa ipotesi specifica il patto parasociale è un contratto atipico (spesso contenente clausole tipiche come sindacati di voto o di blocco) che ha la funzione di regolamentare i rapporti tra i soci nel tempo, influenzando la governance o la circolazione delle partecipazioni.


Mentre il contratto preliminare (o compromesso) è l'accordo con cui le parti si obbligano reciprocamente a stipulare un futuro contratto definitivo, in questo caso, il contratto definitivo di cessione delle quote.


Il caso qui descritto è l'esempio di un collegamento negoziale tra i due contratti:


• Il Patto Parasociale definisce l'Obbligazione Condizionale (o Potestativa) a vendere o acquistare (es. attraverso una Put Option esercitata dal socio di minoranza).



• Al momento dell'Esercizio dell'Opzione (o del verificarsi della condizione) il Patto Parasociale fa nascere l'Obbligo di Stipulare un ulteriore contratto: il Contratto Preliminare di Cessione Quote.


Ma quali sono i vantaggi di questo doppio approccio, tra patto parasociale e preliminare di cessione quote?


Certezza Legale (Patto): Il patto fornisce la base legale e i criteri per la futura operazione di exit. Se il socio di maggioranza non rispetta l'obbligo nato dal patto, il socio di minoranza può richiedere il risarcimento del danno (e/o l'escussione di una penale).


2. Esecuzione Specifica (Preliminare): Una volta stipulato il Contratto Preliminare, se la parte obbligata si rifiuta di stipulare il definitivo di cessione, la parte lesa può ricorrere al rimedio più potente: l'Esecuzione Specifica dell'Obbligo di Contrarre (art. 2932 c.c.).



Con tale meccanismo quindi si passa da una tutela risarcitoria (tipica del patto para sociale) ad una possibile sentenza (obbligo a contrarre ai sensi dell’art 2932 cc) che può produrre gli effetti del contratto definitivo non concluso, trasferendo forzatamente le quote e ordinando il pagamento del prezzo, rendendo l'obbligo di vendita "reale" (anche se nato da un accordo obbligatorio).


In tale prospettiva il Patto Parasociale crea l'obbligo di disciplinare l'uscita (la Put o Call), mentre il Contratto Preliminare è lo strumento che garantisce l'efficacia forzata dell'obbligo di trasferimento delle quote.

In ogni caso per ottenere efficacia reale (opponibile alla società e ai terzi) è preferibile inserire le tutele più importanti direttamente nello Statuto della S.r.l., quando possibile


Studio Legale Angelini Lucarelli

Diritto per L’impresa

Avv Aldo Lucarelli

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Disclaimer: 

gli articoli del blog non costituiscono consulenza sono casi di scuola ad uso studio di carattere generale e non prescindono dalla necessità di un parere specifico su caso concreto.

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