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Assegno divorzile? Bisogna considerare tutti i sacrifici fatti dalla ex moglie per la famiglia


A cura dell'avvocato Ilaria Paletti.


L'assegno divorzile può avere natura risarcitoria per ripagare i sacrifici della moglie che ha rinunciato alla propria carriera per prendersi cura della famiglia?

Secondo la Cassazione assolutamente si.


La Suprema Corte, infatti, con l'ordinanza n. 13724/2021 del 20.05.2021 si è nuovamente occupata dell'assegno divorzile in relazione ad un caso in cui la moglie aveva rinunciato totalmente alle proprie aspettative di vita


per consentire al marito di dedicarsi interamente alla carriera.

Finalmente, dunque, il sacrificio personale della donna per condurre il menage familiare trova pieno riconoscimento.

I Giudici hanno infatti riconosciuto la natura risarcitoria dell'assegno divorzile della moglie che durante il matrimonio, rinunciando alla cariera per seguire la famiglia, aveva consentito al marito di accumulare significativi risparmi e di rivestire importanti cariche sociali.


Assegno divorzile? Bisogna considerare tutti i sacrifici fatti dalla ex moglie per la famiglia


La Cassazione infatti, nel riconoscimento dell'assegno divorzile ha tenuto conto degli enormi sacrifici fatti dalla donna per aver svolto pressocchè da sola tutti i lavori domestici ed essersi occupata dell'accudimento totale della prole a discapito del proprio successo personale, permettendo al marito di realizzarsi completamente sotto la spera professionale.


Assegno divorzile? Bisogna considerare tutti i sacrifici fatti dalla ex moglie per la famiglia
Assegno divorzile e famiglia e

L'assegno divorzile, dunque, può avere natura assistenziale ma anche compensativa di tutte le rinunce fatte durante il matrimonio dal coniuge più debole econimicamente.


La decisione della Corte trae origine da una vicenda molto dolorosa:


una madre che per occuparsi dei figli, uno dei quali gravemente malato e poi purtroppo deceduto, si era annullata totalmente dimenticandosi ogni aspirazione personale e consentendo all'altro coniuge di avere tutto il tempo a disposizione per realizzarsi e seguire i propri sogni.


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I Giudici sostanzialmente, nonostante la donna non fosse del tutto priva di mezzi propri, hanno rinconosciuto in capo alla stessa il diritto alla percezione dell'assegno divorzile quale risarcimento per i sacrifici fatti per la famiglia durante tutto il matrominio.


Finalmente trova pieno riconoscimento il lavoro svolto dalla donna che si è dedicata in piena solitudine alla famiglia.


Avv Ilaria Paletti






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